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Daniel Lumera. Lo conoscete?
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Sto leggendo "Uomini senza donne" di Murakami, preso in prestito dalla biblioteca. Libro intonso, senza sottolineature o segni. Arrivo quasi all'ultima pagina. La frase "A volte perdere una donna significa perderle tutte. Così diventiamo uomini senza donne" è sottolineata con vigore e, sempre a matita, una freccia mi porta a leggere il commento "anche per le donne è così". Il tutto con una calligrafia tonda, elegante squisitamente femminile. L'ho preso per un messaggio dal cielo e ho ringraziato l'anonima lettrice. Una piccolezza che mi ha fatto sentire capita e in sintonia con qualcuno in questo mondo pieno di solitudine. Anch'io a volte mi sento addosso questo senso di perdita, è una malinconia che comprendo bene.
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Tutti conoscono Orwell per "1984", ma quello che preferisco è l'Orwell "minore", che racconta la miseria a Londra e U.K fra le due guerre, le scorribande dei bambini e adolescenti, le casette popolari, il tutto condito da ironia feroce e anticlericalismo. Lo adoro e consiglio
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Dopo aver finito di leggere "L'avventura della signora barbuta", che è talmente breve che lo ho finito in due giorni solo perché ho fatto delle pause apposta, altrimenti mi ci sarebbero volute poche ore, sto iniziando "Il segreto del milionario", anche questo un giallo che ho scovato in biblioteca l'altroieri: https://www.amazon.it/segreto-del-milionar...k/dp/B01AMXPWIO
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Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera. Guendalina Middei.
Una piccola perla rara sul mio comodino, per la Bellezza dello stile narrativo e profondità di contenuto. E stimolo a rispolverare i classici, anche se in realtà li ho sempre molto apprezzati.
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1176 replies since 7/10/2008, 20:20 32369 views
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