Come avete capito di essere gay/bisex?

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    Prima attratta e poi innamorata di una donna.

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    Io ho scoperto di essere lesbica solo un paio di anni fa (ora compio 40).. soprattutto intorno ai 20 anni in casa con amiche notavo che il mio occhio cadeva spesso sui piedi, sul seno, sulle mani, su tutto il corpo di un amica.. Lo vedevo come un confronto seppure dentro di me sentivo qualcosa di mai provato.. Durò poco ma una cosa mi piaceva fare anche dopo quel periodo... Quando mi masturbavo mi è citavo maggiormente pensando di fare sesso con altra donna... Per essere riduttiva 2 annetti fa ho avuto i primi concreti segnali fino ad un anno fa quando conobbi Giuliana..fu bellissimo l'approccio. Gli sguardi che davano emozioni fortissime.. In certi momenti non vi era bisogno di parlare, parlavamo e ci capivamo con una complicità che si creò in poco tempo.. Lei estetista,abile nei massaggi veniva da me quando ero sola.. Per me la differenza nel rapporto U/D E D/D è la differenza di approccio.. Tra donne vedo per la mia esperienza più dolcezza, sensualità, nei movimenti, nel fare l'Amore.poi tutto e soggettivo per cui vale come parere personale.. Pazzie ne ho fatte per lei.. Dal oresentarmi al lavoro e convincendo la datrice le feci dare un giorno.. Un giorno di passione, amore.. Ho vissuto gli ultimi 4 anni da fidanzata con un uomo, un ragazzo con tanti valori, belloccio, speciale..il rapporto era incrinato, io mi innamorai di Giuliana (per un anno abbiamo vissuto come amanti).. Dalla mia consapevolezza in quello che volevo ci ho messo tempo a dirgli la verità.. Paura che soffrisse.. Ma questa è la vita purtroppo.. Il benessere psicofisico personale ha la priorità senza dirlo con egoismo.. Ma è così.. Ora seppure con Giuliana le cose sono diciamo in stand by si solo una cosa.. Che la mia sessualità, la mia vita futura la vedo e la desidero con una donna..
     
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    1)siete stati influenzati da qualcosa o da qualcuno?
    Un mio amico mi stava facendo vedere le stanze della chat di libero.it e casualmente mi è caduto l occhio su quella "donne x donne", tornata a casa mi sono attaccata al computer

    2) a che età lo avete capito??e cosa avete fatto per prima cosa?
    A 26 anni e come ti ho scritto sopra, la prima cosa che ho fatto è stata di navigare in rete x esplorare un mondo a me sconosciuto

    3) fondamentalmente secondo voi quale potrebbero essere le differenze di un rapporto uomo-donna rispetto ad un rapporto donna-donna?
    Comprensione al volo tra donne, agli uomini devi spiegare tutto

    4) vi siete mai trovati in circostanze cosi difficili ad esternare questa cosa?
    No

    5) per far si che gli altri accettassero questa cosa avete perso amicizie importanti?
    No... O non sarebbero stati amici

    7) il desiderio di poter creare una famiglia con una donna vi fa paura oppure lo vedete come un bellissimo sogno da realizzare?
    È un bellissimo sogno che mi fa paura x quanto potrebbe essere bello, avrei bisogno ancora di tempo per riflettere bene... Più di 15 anni con lei non mi sono ancora bastati x darti una risposta certa

    ultima ma non meno importante 8) AVETE MAI FATTO QUALCHE FOLLIA ASSURDA PER AVERE LE ATTENZIONI DI UNA DONNA CHE VI PIACEVA PARTICOLARMENTE? se è si, cosa?
    Presentarsi sotto casa sua a sorpresa, vale?
     
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    1)siete stati influenzati da qualcosa o da qualcuno? No, forse mi hanno influenzato le donne che vedevo in tv. C'era un programma comico chiamato "i pirati" condotto da Biagio Izzo e Barbara Chiappini... Si fu lei a farmi capire che ero attratta dalle donne. 2) a che età lo avete capito??e cosa avete fatto per prima cosa? Età precisa proprio no ma fin da piccola, non mi reputo una persona sveglia però sapevo di non doverlo dire a nessuno. Forse se l'avessi detto già prima ai miei genitori l'avrebbero presa con leggerezza. 3) fondamentalmente secondo voi quale potrebbero essere le differenze di un rapporto uomo-donna rispetto ad un rapporto donna-donna? Non saprei non sono stata né con un uomo e né con una donna, però frequentato amici di coppie etero o coppie lesbiche non credo che ci sia qualche differenza. Almeno dal mio punto di vista. 4) vi siete mai trovati in circostanze cosi difficili ad esternare questa cosa? Si perché non so mai come le persone possano reagire, alla fine una persona un giorno mi disse "che bisogno c'è di dichiararti con chiunque".5) per far si che gli altri accettassero questa cosa avete perso amicizie importanti? No, assolutamente. 6) siete pienamente convinte della "scelta di vita" che avete fatto??:) non sono del tutto convinta, per il semplice fatto che ho 26 anni e non mai avuto nessun tipo di relazione. Quindi questa cosa spaventa un po'. 7) il desiderio di poter creare una famiglia con una donna vi fa paura oppure lo vedete come un bellissimo sogno da realizzare? Mi piacerebbe poter creare una famiglia, adottare bambini, ma oggi come oggi fa veramente paura. Non si ha certezza di nulla. ultima ma non meno importante 8) AVETE MAI FATTO QUALCHE FOLLIA ASSURDA PER AVERE LE ATTENZIONI DI UNA DONNA CHE VI PIACEVA PARTICOLARMENTE? se è si, cosa?:) No non ho mai fatto follie per ricevere attenzioni da una donna che mi piaceva in particolare. Al massimo sono scesa un'ora prima a lavoro solo per poter chiacchierare un po' con lei ma niente di più
     
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    Fisicamente sono attratta dalle donne, scoperto quando la vita entra nella fase LAVORALAVORALAVORA e comunque troppo tardi.

    Mentalmente sono attratta da intelligenza emotiva.
     
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    Io sto ancora cercando di capirci qualcosa sinceramente...credevo sempre di essere attratta solo da uomini, finché non mi è crollato il mondo addosso dopo la fine di una storia a distanza in cui credevo tantissimo...mi sono ritrovata a pezzi e a raccogliere quei cocci c'è stata la mia migliore amica, che ha fatto di tutto per aiutarmi a dimenticare. Da allora ogni attimo trascorso con lei è stato speciale per me, abbiamo cercato di fuggire insieme tutte le volte che ci era possibile, arrivando fino in Giappone.
    Il primo ad insospettirsi è stato mio padre, che ha subito trovato che il affetto per lei non fosse una semplice amicizia...io invece ho sempre smentito la cosa con la scusa del sentirsi sorelle...ma dall'ultimo capodanno passato insieme a casa sua, ho iniziato a pormi molte domande...e ripensando al passato, ci sono state ragazze di cui ero particolarmente invaghita, ma l'ho sempre solo considerata amicizia.
    Faccio fatica a parlarne, perchè non capisco ancora bene cosa sia...se si tratta di una fase, o di una consapevolezza che sta nascendo dentro di me...
     
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  6. Yu_dream
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    Sempre saputo … fin da piccolina sono sempre stata attratta dalle donne 🥰.
     
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    Io proteggevo sempre le ragazze più fragili alle elementari, medie, liceo.Educazione rigida.10 anni dopo anno vidi mia attuale migliore amica in bagno senza reggiseno,...mi cadde la faccia.Poi chiuso nel cassetto.Appena dopo la gravidanza (per me vissuta in modo non conforme al pathos che leggo sui social ma come boh!) ho cercato appuntamenti a caso con donne...e lì grosso problemone! Non specifico ma passione proprio fisica...negli anni a venire un grande innamoramento che mi ha segnato, dopo qualche anno un secondo rimosso senza drammi ma che mi ha fatto chiudere la faccenda.Poi uno, platonico, con donna specchio per alcuni versi ma innamoratissima della sua altra metà o quel che è...messa via, rassegnata.
     
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    Penso che nel mio inconscio l'ho sempre saputo, ma poi 10 anni fa ne ho avuto la conferma quando ho conosciuto una ragazza che mi corteggiata (la mia prima ragazza) 😊
     
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    Da ragazzetta facevo dei 'giochi' con mia cugina 🤦🏼‍♀️, una cosa del tipo 'io son l' uomo te la donna'. Son cresciuta nell'eterosessualità, apprezzando sempre la bellezza della donna.
    A 30 anni ho esplorato la fantasia del toccare una donna, solo mentalmente e buttando giù qualche riga!
    A 35, un fulmine a ciel sereno mi ha folgorata:mi sono innamorata perdutamente di Lei ❤️.

    Dopo svariati rapporti u/d ora che vivo un rapporto d/d ti rispondo wow. Non c'è paragone, mi sembra tutto più semplice, chiaro, bello. Poi l'amore, oh dio mio, meraviglioso.
    In questi anni con la mia Lei non mi vedo proprio più con un uomo, tant'è che mi son realmente resa conto che non mi attirano più 🤷🏼‍♀️

    Edited by Morgan230780 - 15/3/2022, 19:06
     
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  10. Fiamma 90
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    L’attuale presa di coscienza non è un qualcosa di improvviso. Nel corso della vita si sono avvicendati diversi momenti che mi hanno posto dinanzi il solito quesito e che, puntualmente, ho sempre messo a tacere per paura di accettare la mia diversità, la mia omosessualità. Ho iniziato a realizzarlo per davvero solo lo scorso mese, quando mi sono casualmente imbattuta in una trilogia di canzoni di Zolita (che fino ad allora ignoravo bellamente chi fosse). E forse YouTube lo aveva capito prima di me. La reazione psico-fisica generatami da quel contenuto saffico era ormai inequivocabile, come d’altronde era successo in altre occasioni nelle quali invece avevo continuato a raccontarmi storie per insabbiare il tutto. Da lì sto rinascendo giorno dopo giorno, sto ripercorrendo la mia esistenza e più guardo più vedo quello che realmente sono sempre stata. Durante l’infanzia (asilo e scuole elementari) ho avuto la mia più grande amica del cuore. Era nel mio cuore per davvero, ma lei non lo ha mai capito e ne ho sofferto molto. Il solo starle vicino mi bastava a rendermi felice; vederla abbracciata alle altre bambine mi ingelosiva da morire e l’avrei voluta solo per me. Invece il nostro rapporto si ruppe in malo modo e non la vidi più dalla fine delle elementari. Continuando a crescere ho provato grande affetto per altre poche amiche. I ragazzi non esistevano affatto, anzi mi infastidivano con la loro ossessione per il corpo femminile. Chi ha avuto l’ardire di fare un tentativo è stato respinto senza indugi. Fino ad un certo punto della mia vita mi sono dunque considerata asessuale; non sentivo nulla, assolutamente nulla per nessuno di loro. E non avrei mai immaginato che l’affetto verso le ragazze fosse invece sintomo della mia omosessualità. Tuttavia credevo che la mia mancanza di interesse dipendesse dai ragazzi sinora incontrati, mi raccontavo che magari un giorno sarebbe arrivato quello adatto, perché in fondo, come donna, ero etero, giusto? L’ho dato per scontato e sulla base del nulla. Forse la prima pietra di questo muro di bugie è stata posta quel giorno di giugno del primo anno di superiori, quando una compagna di classe, visibilmente allarmata, mi chiese con fare deciso: “ma a te, non piace nessuno?”. Eccola, la fatidica domanda. Beh certo, posso comprenderne il motivo; due interi quadrimestri trascorsi senza sentirmi mai ciarlare di ragazzi o vedermi in loro compagnia. Il primo pensiero ad attraversarmi la mente fu “e adesso cosa le racconto?”, seguito poi dall’illuminazione. Le dissi di un ragazzo del quinto, conosciuto ad un laboratorio pomeridiano, che era carino. Ne fu assolutamente soddisfatta e convenne con me sulla sua bellezza. Da allora iniziai a credere che forse trovare carini o belli i ragazzi sarebbe bastato a desiderarli. E invece mi sbagliavo. Finalmente giunse anche la maturità sessuale, quel momento in cui capisci di non essere più una bambina. Il desiderio di amare ed essere riamata, la voglia di conoscere l’altro. Stupidamente ho indirizzato il mio sguardo verso il mondo maschile (forse più per curiosità) ma, nonostante fossi cresciuta, ancora non sentivo nessuna emozione. Ogni volta che qualche ragazzo mi osservava era come se mi sentissi obbligata a farmelo piacere, mi domandavo se dovessi scegliere lui. Non c’era una reale spinta ad incontrarlo ma una reale voglia di fuggire da lì. Sono andata avanti così per qualche tempo, la frustrazione cresceva di giorno in giorno e ultimamente, nel vedere le altre ragazze in coppia, mi domandavo come facessero a stare accanto ad un uomo. Non l’ho mai capito. Ho però finalmente capito che io non voglio starci. Ho capito cosa significhi desiderare davvero una persona; il solo guardare i suoi occhi, la sua bocca, il suo viso e sentire un brivido percorrere il mio corpo. Tali emozioni non le ho mai provate sforzandomi di volere un uomo, le provo adesso nel desiderare una donna. La prima volta successe non molto tempo fa. Conobbi una ragazza, online, km di distanza a separarci, mai viste dal vivo. Alcuni mesi di chat, qualche telefonata, condivisione di pensieri, passioni, situazioni anche abbastanza personali. È davvero bella, lei lo sa e sfrutta tutte le sue doti per sedurre chiunque voglia. Ha giocato anche con me, sono certa avesse intravisto già da allora la mia omosessualità. Frecciatine, discorsi lgbt, allusioni velate, complimenti, tutto sul filo del fraintendimento. Il detto non detto, a libera interpretazione. Alla fine, e riesco ad ammetterlo solo adesso, è stata la mia prima cotta. La mia mente ed il mio corpo hanno reagito in modo chiaro, mi sarebbe piaciuto non fosse stato solo un gioco ma lei si è stufata, fidanzata (con un ragazzo) e volatilizzata. Non so dire quale sia il suo orientamento sinceramente, si è sempre mossa nell’ambiguità pur dichiarandosi molto etero. Di certo è stata una tappa importante nella scoperta di me stessa. Dopo tempo sono riuscita ad afferrare con decisione quella maschera che, ormai da troppo, mi toglieva il fiato. L’ho gettata, mi sono guardata allo specchio e mi sono vista nella totalità della mia essenza: donna e lesbica. Il percorso intrapreso è tuttavia solo all’inizio; sono ancora stordita e a volte quella maledetta maschera tenta di sussurrarmi “ma forse è solo una tua fantasia”. Quando però ripenso alle sensazioni, alle emozioni che l’universo femminile mi regala comprendo con sempre maggior decisione quanto questa sia l’unica strada per me percorribile. Mi sento finalmente libera di essere me stessa, interamente me stessa. Non devo preoccuparmi di scegliere nessun ragazzo né tantomeno di farmelo piacere. Ovviamente non ho nulla contro l’universo maschile, anzi per me gli uomini virili, protettivi, intraprendenti sono sempre stati fonte di ispirazione e ammirazione. Li ho guardati con un occhio diverso, un occhio non femminile, semplicemente come punti di rifermento per quello che mi sarebbe piaciuto essere in un’altra vita. Ma anche in questa, come donna, posso essere un sostegno e proteggere la mia lei.
     
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  11. Mirandajobs
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    Credo che fosse per il mio outfit piuttosto casual/sportivo e i miei amici mi facevano le battutine. Poi essendo timida devo dire che ero restia a farmi avanti. Non sono una che fa il primo passo. Se c'era qualcuna che mi piaceva io mi mettevo in crisi ancora di piùe mi bloccavo. Mi sentivo confusa, molto confusa.
     
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    Ho capito che sono attratta anche dall'altra metà del cielo, dopo che presi una cotta del tipo adolescenziale per una collega, tipo mi sudavano le mani quando mi si avvicinava :sweatdrop.gif:
     
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    La comprensione vera per me è arrivata tardi. L'ho capito quando mi sono innamorata e poi dopo circa una settimana ho preso coscienza del fatto che fosse donna. 😂
    All'epoca ero stata sempre con uomini ma quando la conobbi mi innamorai in modo così naturale da non avere appunto quasi coscienza del fatto che fosse una lei. Iniziai a chiedermi se fosse fidanzata e a cercare notizie su di lei. Mi chiedevo se io fossi il suo tipo e cercavo di vederla e parlarle di più. Poi pian piano tra la meraviglia e la ricerca dell'autoaccettazione è iniziato il mio percorso di comprensione. Averlo vissuto tardi e inaspettamente mi ha reso tutto un pò più difficile.
     
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    profuga tel.net (iscritta 06/12/2008)

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    dai 14-15 anni....la sensazione allo stomaco quando vedevo le mie compagne di classe cambiarsi dopo l'ora di educazione fisica è stato un chiaro indicatore.

    mi piacciono anche i maschi, ma quel tipo di sensazione l'ho provato solo verso il corpo femminile.


    oggi può sembrare banale, ma mi attrae la persona a prescindere dal suo sesso.
     
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    In teoria lo avevo sempre saputo dato che non mi è mai davvero importato tanto dei ragazzi in senso romantico e non capivo cosa le mie amiche ci trovassero di così tanto interessante, ma la vera e propria consapevolezza è avvenuta nel 2016, quando ero in prima media. Avevo un account su Tumblr e mi vestivo di merda credendo di essere misteriosa ed emo, ma nella realtà dei fatti sembravo più una povera disperata. Bei tempi.

    Iniziai a rendermi velocemente conto che una delle mie compagne di classe mi "interessava" più delle altre, in un modo che non potevo assolutamente giustificare come semplice amicizia. Ricordo ancora la sensazione di totale imbarazzo e le farfalle nello stomaco che inizialmente mi confusero, dato che non mi era mai davvero successo di prendermi una cotta per qualcuno. Si, avevo avuto un """"fidanzato"""" all'asilo/elementari ma non penso si possa contare nell'equazione. Sono sempre stata una ragazza stereotipicamente "maschiaccio" completamente priva di sentimenti ed emozioni (ovviamente non era vero, ero solo timida e non sapevo come rapportarmi con i miei coetanei :sweatdrop.gif: )e questa era a tutti gli effetti la mia prima cotta ufficiale.
    Ricordo vividamente la scena: ero a casa mia, stavo giocando a Pokémon Platino e stavo bestemmiando per colpa della palestra psico. Ad un certo punto mi fermai e mi dissi una cosa del tipo "Ah. Aspetta. Ma quindi sono lesbica?.... In effetti ha senso" e ripresi a giocare senza la minima esitazione :rid_ah.gif:
    Insomma, fortunatamente non ho passato la fase spontanea di "vergogna". Almeno inizialmente. Perché poi dopo successe un casino e si sparse la voce nella mia scuola e, dato che andavo in un istituto cristiano, potete immaginare che tipo di cose si dicessero su di me =_= .
    A quel punto si che mi vergognai, perché mi resi conto che questa cosa era oggetto di scherno da parte degli altri. I bambini possono essere davvero crudeli, ma anche i professori non scherzavano. Non è stato un bel periodo della mia vita ad essere onesti e non mi piace ricordarlo.

    Fortunatamente avevo un gruppo di amiche dalla mia parte che tutt'ora mi supportano (alcune hanno anche fatto coming out anni dopo!), quindi sono riuscita a superarlo abbastanza bene nonostante mi porti tutt'ora dietro alcuni strascichi da quell'esperienza. Alle superiori poi ho avuto la mia prima relazione seria e da lì ho completamente e serenamente accettato la cosa. Lo dissi anche a mia madre qualche tempo dopo e la sua reazione fu tranquillissima e anzi, a quanto pare lo sapeva già da anni. Mi disse che aveva già iniziato a sospettare quando a otto anni me ne sono uscita dicendo "non avrò mai un ragazzo, puzzano troppo":XD:

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