Conoscete qualche alternativa a questa benedetta Wapa

Anche se sono una millennial, ho sempre odiato a morte i social e non ho mai usato app per rimorchiare. O meglio, non avevo mai. Poi mi sono ritrovata single dopo una storia molto lunga, e mi sono resa conto che sarebbe stato stupido e ipocrita da parte mia non comportarmi coerentemente rispetto a quello che io stessa consigliavo ad amiche e conoscenti. Di fronte alle consuete lamentele del tipo "sono tutti casi umani", "gli uomini vogliono solo scopà", ecc. ecc., io dicevo sempre "ragà è il 2022, purtroppo è squallido ma il 90% delle persone ora si conosce così, soprattutto passati i 30. Se tutte e tutti si lamentano, statisticamente queste persone si incontreranno prima o poi tra loro". Dunque, ho scaricato Wapa l'anno scorso. Ed è stato tutto come mi aspettavo che fosse. Tante persone strane, tanti profili palesemente fake, qualche persona decente con cui però non avevo nulla in comune. Infine una ragazza, tipo la prima che mi ha contattato, con cui sto ancora insieme e che mi rende felice. Una ragazza che non riponeva alcuna fiducia in Wapa, e che non avrei mai incontrato senza quell'app di merda. Wapa è uno strumento, ovviamente imperfetto e triste, però uno strumento. Ci vuole pazienza e ci vuole fortuna. Aggiungo pure che ci vuole un po' di buon senso nell'usarla. Tuttavia, se si fa parte di una minoranza bisogna accettare la realtà e usare TUTTI gli strumenti, almeno secondo me. L'alternativa comunque non è farsi monache, piuttosto 1) cercare gruppi o associazioni LGBT 2) andare a serate o in locali "giusti", quindi non per forza la serata gay in discoteca ma pure la presentazione del libro al Pigneto 3) fare coming out in ogni dove, così si è più tranquille e libere, e così se c'è qualcuna della nostra "specie" sa già di noi, o almeno le colleghe di lavoro sanno che se proprio vogliono appiopparci qualcuno dovrà essere una femmina e non il loro cugino noioso. Insomma, io userei tutti questi strumenti, senza ansie, perché non è che si deve essere fidanzate per forza. Userei pure Wapa. Una persona che avesse solo quell'app come finestra sul mondo lello potrebbe volersi uccidere, va presa con più leggerezza.

India Carissima ragazza, io ci sono cresciuta a Roma nord. Se t'aspetti di trovare la serata carina a Ponte Milvio ovviamente la risposta è no. Anzi, per scherzare con qualche amica dico sempre che dovremmo aprire, boh, un chiosco lesbico o qualcosa del genere, perché non essendoci nulla tutta la fauna lella di quell'enorme quadrante della città si riverserebbe lì! Scherzi a parte, ho citato il Pigneto per una ragione semplice. La gente pensa che per "rimorchiare" nel mondo reale si debba andare per forza al locale gay, alla serata a tema in discoteca eccetera. Ovviamente non è vero. Per dire che al Pigneto c'è Tuba, che è una libreria femminista gestita da lesbiche. C'è anche il bar e fanno eventi di vario genere. Metti che ti piacciono i fumetti, vai là al Festival del fumetto e di sicuro c'è tanta gente tra cui molte lesbiche a cui piacciono i fumetti. Forse è più probabile trovare persone potenzialmente interessanti lì rispetto al pub sotto casa, ma anche rispetto alla gay street o a Wapa secondo me. Al Pigneto ci sono altri posti, così come a San Lorenzo (Antigone è un'altra libreria che mi viene in mente). Poi ci sono le associazioni come Mario Mieli e Gay Center, che sono fatte apposta per conoscere gente. Sempre a Roma oggi c'era una manifestazione contro le politiche omofobe del governo, e indovina un po', è vicino a Roma nord, largo Giovanni XXIII. Tutto questo per dire che io non demonizzerei mai Wapa, tuttavia l'alternativa non è Wapa/desolazione.