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Lucy91
.User deleted
Egoismo 
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Inguaribile Ottimista .
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Per me avere un figlio è una sorta di vocazione, un po' come per la vita di coppia o il lavoro adatto a te e che hai la fortuna di poter avere.
Non tutti hanno la predisposizione a essere genitori. Vedo alcune coppie che sanno educare bene i loro bambini, mentre altre li hanno viziati e resi intolleranti a ogni minima frustrazione. Resto sempre dell'idea che ci vorrebbero dei test psicoattitudinali, prima di calare le braghe e azionare pistolino e farfallina. Anche perchè, quando ci sono delle lacune da parte dei genitori, ci pensano i nonni a sopperire, come se fossero delle aree di parcheggio, e questo secondo me non è corretto per tanti ovvi motivi.
Io non ho mai avuto il desiderio o la "vocazione", nè me ne sono mai pentita. Le mie amiche nonchè compagne di scuola hanno avuto tutte dei bambini, sono l'unica "pecora nera" del gruppo, ma la cosa non mi ha mai creato problemi. Sono andata anche a trovare qualcuna di loro a casa e ho visto la bambina e il marito ed ero felice per loro, ma la mia strada è totalmente diversa. Insomma, l'ho sempre saputo, questo fatto qui.
Bisogna inoltre tenere presente che, chi è genitore e sente davvero questo ruolo, se dà affetto, rispetto, ascolto, comprensione e dolcezza, (le cose materiali vengono dopo), a distanza di anni ritroverà ciò che ha seminato. Quanti di questi genitori, oggi, lo stanno facendo? Chi è carente di queste cose, probabilmente o è inadatto a un ruolo simile, oppure non è capace. I risultati si vedranno a distanza di anni. E la società ne farà le spese, se si è seminato male. Quindi, il mio ragionamento "vocazionale", è fondato per me, ma parlo per me ovviamente.
Morale della favola: ognuno deve scegliere ciò che sente giusto fare per sè, anche se la scelta è incompresa ai più. Io mi sento portata per altre cose.. -
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Sono sposata e lo sapete, ho due figli e lo avrete capito. Non li ho cercati a forza, sono arrivati, li ho tenuti.
Se mai incontrassi una lei, non potrà non amare coloro che amo.. -
+1 .
ogni scelta che facciamo ha una parte di egoismo....detto questo avere un figlio credo che sia un bellissimo atto di amore, e anche di coraggio!
sinceramente se fossi incinta me la farei addosso un giorno sí e l'altro pure.... -
+1 .sinceramente se fossi incinta me la farei addosso un giorno sí e l'altro pure...
e sapessi dopo
Ne parlavamo con un'amica (etero) anche lei con figli
"Ma questa cazzo di ansia nei confronti dei nostri figli passerà mai?"
"Sì, quando moriremo". -
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rotoloo
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Bel topic. Per me è un misto di biologia, quindi basica preservazione della specie e egoismo o comunque narcisismo che PUÒ avere livelli differenziati. Quindi si spazierà dalla mamma estia che sacrifica anche la sua personalità per i figli, che diventa una non-persona. Una sorta di narcisismo masochistico, in cui ci si sente martiri. E poi abbiamo le narcise vere e proprie, per cui il figlio è un capolavoro fatto a immagine e somiglianza loro e non fanno che vantarsi dei miracoli che fanno i loro figli (perlopiù normale neurosviluppo). In palestra c'era una con cui cercavo di interagire il meno possibile perché non riusciva a non parlare di altro (così come molte mamme). Figlie, figlie, figlie. Mi veniva voglia di tirarle il bilanciere sulle gengive.
Io spero di non averne mai, non ho interesse ad averne, non ho il minimo interesse anche solo a guardarli. La gravidanza mi fa impressione e la vedo come tutt'altro che un miracolo. Solo la nostra specie fa tutta sta beatificazione di un processo biologico. Le altre specie sgravano e non vedono l'ora di levarsi il figlio dalle p*lle haha. Noi dobbiamo sempre rendere il senso della vita più complicato di quello che non sia in realtà.. -
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Nel mio caso è stato puro egoismo.
Il pensiero che ho avuto da sempre è che i figli sono solo delle madri. Non ho mai considerato il fatto che per avere un figlio bisogna essere in coppia, è necessario e più semplice certo per millemila motivi, ma non ho mai pensato che un figlio è il frutto di una coppia.
Infatti ho deciso io quando avere mio figlio non ho chiesto il permesso.
Per la seconda figlia invece è stata un'altra storia...
Datemi pure della femminista.
I figli degli altri non mi sono mai interessati e non mi sono mai piaciuti i bambini, mai e poi mai avrei adottato un bambino.
Ho avuto anche dei problemi a stabilire un rapporto con il figlio della mia compagna, ma qui scadiamo nell'unione di due nuclei familiari sotto lo stesso tetto, ecc ecc...
Il vero motivo per cui ho avuto dei figli e per il naturale proseguimento di una parte di me.
Non per questo però non identifico i figli come individui a sé stanti con il bisogno di costruire una personalità propria. E il lavoro del genitore e di accompagnarli nell'identificazione di se stessi.
Madri che plasmano i figli a propria immagine o che si annullano per loro ne esistono e anche tante, c'è tutta una biografia psicologica a riguardo, di certo creeranno dei mostri.
E anche lecito dire che come genitore, degli errori si commettono sempre e comunque, e i figli avranno sempre qualcosa da rinfacciarci o perdonarci.. -
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Il karma mi segue.
Oggi pensavo a questo difficile argomento dei figli... È nel contempo ho ripensato a una mia ex ex ex del liceo.
Ho fatto una breve ricerca sul web, come faccio sempre quando mi vengono in mente persone del mio passato, e ho trovato un articolo di Repubblica in cui la intervistavano.
Lei si è sposata con una donna e hanno deciso di avere un figlio. Sono volate in Spagna dove la moglie dopo l'inseminazione positiva, aspettava un bambino.
Tornate in Italia però la loro relazione prende una brutta piega e dopo aver avuto il bambino la moglie decide di tornare a casa dai genitori.
Da lì in poi la mia ex non ha mai più visto il figlio, la moglie le ha comunicato l'istanza di separazione e da un punto di vista legale ha il diritto di decidere solo lei per il figlio.
Ed è veramente così purtroppo...
La riflessione più approfondita da fare non è se avere un figlio, ma se avere un figlio e portarlo in questo paese.
L'amore in una coppia purtroppo non sempre basta.
Quindi il consiglio è di fare come la Nannini, diventi madre e poi voli in Inghilterra.. -
.Il karma mi segue.
Oggi pensavo a questo difficile argomento dei figli... È nel contempo ho ripensato a una mia ex ex ex del liceo.
Ho fatto una breve ricerca sul web, come faccio sempre quando mi vengono in mente persone del mio passato, e ho trovato un articolo di Repubblica in cui la intervistavano.
Lei si è sposata con una donna e hanno deciso di avere un figlio. Sono volate in Spagna dove la moglie dopo l'inseminazione positiva, aspettava un bambino.
Tornate in Italia però la loro relazione prende una brutta piega e dopo aver avuto il bambino la moglie decide di tornare a casa dai genitori.
Da lì in poi la mia ex non ha mai più visto il figlio, la moglie le ha comunicato l'istanza di separazione e da un punto di vista legale ha il diritto di decidere solo lei per il figlio.
Ed è veramente così purtroppo...
La riflessione più approfondita da fare non è se avere un figlio, ma se avere un figlio e portarlo in questo paese.
L'amore in una coppia purtroppo non sempre basta.
Quindi il consiglio è di fare come la Nannini, diventi madre e poi voli in Inghilterra.
Grazie per aver condiviso questa storia e soprattutto mi ha colpito molto il tuo consiglio di espatriare,
Stiamo facendo pericolosi e decisi passi indietro sulla strada dei diritti…
Persino Alessandra Mussolini qualche giorno fa ha bacchettato il governo Meloni sui diritti delle famiglie omosessuali…. -
+1 .
E' amore se lo fai per amore e intendi prendertene cura, altrimenti è egoismo. . -
.Quindi il consiglio è di fare come la Nannini, diventi madre e poi voli in Inghilterra.
Gianna Nannini e Tiziano Ferro hanno risorse economiche infinite rispetto agli italiani economicamente normo dotati. Il nostro sistema deve cambiare,lavorate e pagate le tasse ed avete tutto il diritto di fare valere i vostri diritti e vedere i diritti dei vostri figli come quelli delle coppie etero. Una volta raggiunto questo grado di civiltà se un cittadino italiano vuole espatriare per qualsiasi ragione,che lo faccia pure,ma non perché stiamo andando abbondantemente verso il secolo scorso. Deve essere una scelta espatriare non una costrizione o via di fuga.. -
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Sarebbe giusto quello che dici, ma la realtà non è questa.
In Italia una famiglia omogenitoriale non ha gli stessi diritti di una etero oltretutto se la madre non biologica non ha adottato il figlio non si può neanche parlare di famiglia.
Certo, il nostro sistema deve cambiare, ma non sta cambiando anzi si stanno creando addirittura delle spaccature all'interno di Arcigay e Arci lesbica in riferimento alla questione figli. Quindi neanche chi dovrebbe sostenere i diritti è coalizzato.
Poi siamo l'unico stato al mondo che ha il Vaticano. Certo si può combattere contro millenni di accordi tra stato e chiesa, ma quanto tempo ci vorrà per riuscire ad ottenere qualcosa?
Per chi vuole qui ed ora una famiglia omogenitoriale in Italia la soluzione più realizzabile è espatriare, oppure perdere la salute combattendo le istituzioni per vedere il proprio figlio tra molti anni cresciuto e non essere ancora stato riconosciuto come genitore.. -
.Sarebbe giusto quello che dici, ma la realtà non è questa.
In Italia una famiglia omogenitoriale non ha gli stessi diritti di una etero oltretutto se la madre non biologica non ha adottato il figlio non si può neanche parlare di famiglia.
Certo, il nostro sistema deve cambiare, ma non sta cambiando anzi si stanno creando addirittura delle spaccature all'interno di Arcigay e Arci lesbica in riferimento alla questione figli.
Io non sono informata su questo quindi non dico nulla, indubbiamente lo Stato temporeggia facendosi forza anche di queste spaccature.
Quindi neanche chi dovrebbe sostenere i diritti è coalizzato.
Poi siamo l'unico stato al mondo che ha il Vaticano.
Questo è vero, però ho letto nelle parole del Papa una certa "apertura" quando ha detto che bisogna proteggere i diritti di tutti i bambini. Quale messaggio avrà mai mandato con questa frase?
Penso sempre che lo Stato, qualunque esso sia, debba proteggere gli interessi di tutti i cittadini, soprattutto se minori,nel momento in cui tutto ciò viene meno,lo Stato ha fallito.
Da madre e donna empatica,mi metto nei panni di tutte quelle donne incinte in questo momento, che hanno faticato e speso tanti soldi per una gravidanza desiderata ed ora, piuttosto che aspettare con impazienza di realizzare il sogno della maternità, stanno aspettando l' incubo burocratico che le aspetta. Soprattutto quella che non sta portando avanti la gravidanza e che dovrà fare valere i suoi diritti. Trovo assurdo che una coppia,dopo aver speso tanti soldi per andare all'estero per fare una fecondazione assistita, debba spendere soldi e tempo in avvocati e burocrazia quando servono tanti soldi soprattutto all'inizio dopo la nascita di un figlio.
Per non parlare di chi ha già figli più grandi e aspetta da un giorno all'altro l'arrivo della cancellazione dell'atto di nascita. Non ho parole e tutte queste donne hanno la mia solidarietà.
Certo si può combattere contro millenni di accordi tra stato e chiesa, ma quanto tempo ci vorrà per riuscire ad ottenere qualcosa?
Per chi vuole qui ed ora una famiglia omogenitoriale in Italia la soluzione più realizzabile è espatriare, oppure perdere la salute combattendo le istituzioni per vedere il proprio figlio tra molti anni cresciuto e non essere ancora stato riconosciuto come genitore..
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