...Se ti appassiona il tema, ti consiglio due libri che ho amato molto: "Ho sempre detto noi" (ed. Viella) e "Pioniere e rivoluzionarie" (ed. Zero in condotta).
Adesso qualcuno mi deve spiegare perché, se il basket è al terzo posto, non riesco a trovare amiche con cui giocare...
Che ci vuoi fare, i sondaggi lasciano il tempo che trovano: come mai Fratelli d’Italia è il partito più votato e io non conosco personalmente nessuno che l’abbia fatto?
Che lo vedo solo io un off topic di proporzioni titaniche?
Ehhh…. i discorsi politici tendono ad appassionare e portano a divagare. È un po’ come con i dolci: inizi da un cioccolatino e finisci con una meringata. Leggermente fuori tema ma soddisfatta.
Tutto questo inasprimento delle posizioni contro i diritti LGBT che si verifica in luoghi differenti di questo nostro mondo dove ci porterà?
In Italia fortunatamente non ci porterà ad una lotta combattuta da qualche vendicatore solitario che uccide i bambini.
Ma allora a cosa porterà? Farà risvegliare le persone che sapranno unire gli sforzi per mobilitarsi e protestare contro tutto questo (perché evidentemente Stonehenge non è stato sufficiente ne in USA ne tantomeno qui)?
Oppure ci porterà a subire passivamente tutto ciò che succede e assistere alla limitazione dei nostri diritti (non solo dei diritti LGBT), a poco a poco, in modo che i più distratti quasi non si accorgeranno del cambiamento perché verrà diluito nel tempo?
Io sono molto preoccupata e penso che la mobilitazione sia l'unico modo per contrastare i continui attacchi ai diritti acquisiti... prima che sia troppo tardi. Il fatto che, come dici giustamente tu, la spinta reazionaria si sviluppi poco a poco, per indurre un adattamento progressivo al peggioramento, è ancora più inquietante. Spero non finiremo tutt* come la rana bollita di Chomsky
Nonostante sia molto "naif" - poiché le protagoniste non sono attrici - si vede volentieri. Ricordo ancora, dopo tanti anni, alcune scene. Ho riso per mezz'ora quando la tipa che parla con finto accento russo dice: "Lesbicismo no è malattia... Capitalismo sì", mentre accartoccia una lattina di coca cola. E poi, chicca finale, c'è una Levante quasi esordiente e, all'epoca, praticamente sconosciuta
Lo vidi quando uscì al cinema e, nonostante siano passati pochi mesi, a causa della mia memoria da lombrico non lo ricordo più tanto vividamente. Ciò che mi è rimasto fortemente impresso è l'interpretazione della madre di Braibanti. L'attrice riesce ad esprimere un dolore dignitoso e orgoglioso che mi ha commossa profondamente